Anche tu soffri di “rimandite” nella tua organizzazione B2B?

In realtà, sono certo che anche tu soffri di “rimandite”!

Mi spiego meglio e ti faccio un esempio di una tra le “rimandite” più diffuse.
Che hai anche tu.

È quella che succede con le mitiche “risoluzioni di capodanno”.
Penso, mi dico, dichiaro che farò questa cosa o quella…
E poi non lo faccio.

È una classica tattica per rimandare e temporeggiare.

Sin dai tempi in cui lavoravo in Ferrari, e anche in tutte le organizzazioni b2b che frequento ogni giorno, si conferma che la “rimandite” è l’azione che viene più naturale praticamente a tutti.
Si, anche nell’organizzazione B2B.

Ma la “rimandite” è di più.
È un circolo vizioso!
Te lo descrivo dopo.

Innanzitutto: è normale temporeggiare perché… siamo esseri umani.
E non ci piace cambiare.

Quindi “tiriamo a campare”, facciamo quello che ci è più naturale e facile fare.

In una parola sola: temporeggiamo, rimandiamo.
E nelle organizzazioni B2B, questo rimandare diventa molto spesso una vera malattia: la “rimandite”.

Ma… (lo so che hai visto arrivare questo “ma”)
La vera domanda è se i mercati che affronteremo nei prossimi anni – “i più difficili della storia” – ce lo lasceranno fare?

Facciamo il punto.

Razionalmente di fronte all’incertezza e alla velocità di cambiamento dei mercati del 2023/24, sappiamo che ci sono tre vie:

1. Ignorare questi cambiamenti epocali e pensare che tutto questo non ti riguarda perché… (riempi con quello che vuoi tu)
2. Tamponare la situazione come stai facendo oggi e raccogliere ogni tanto dei frutti “per caso”.
   Sapendo, nel tuo animo, che ti rimarrà l’ansia per la mancanza di una via strutturata da percorrere.
   Insomma, si rimanda il prendere il toro per le corna.
3. Decidere di iniziare a fare qualcosa.
   Non pensarlo e basta.
   Fare azioni concrete.
   Meglio se quelle giuste.

Sai qual è la via che sceglie tipicamente l’ organizzazione B2B e e la maggioranza delle persone?
La seconda, ovviamente: rimanda.

E sai perché?
Come esseri umani, lo hanno anche dimostrato dei premi Nobel, non ci piace proprio cambiare.
Il nostro ideale è quello di avere delle certezze e comportarci secondo queste certezze.

Siamo spinti a cambiare e fare qualcosa solo quando delle circostanze eccezionali distruggono queste certezze.
E l’organizzazione B2B è fatta dalle persone che la animano e gli danno vita.
E quindi assume le loro caratteristiche.

Peccato che, come ti dicevo nell’articolo sui trend che dovremo affrontare nel 23-24, stiamo vivendo in tempi eccezionali che stanno distruggendo le nostre certezze… (puoi leggere l’articolo qui o ascoltare il podcast qui)

E non cambierà tra 3, 6, 24 mesi.
Anzi.

Probabilmente, anche nella tua organizzazione B2B, vivete una costante sensazione di paura, di urgenza, di tempo che non basta mai, di piani che cambiano continuamente…
E allora lavorate in modo frenetico.

Ma il peggio è che, molto probabilmente, non basterà…

Succede perché sei dentro un circolo vizioso.
E il peggio è che, se non guardi le cose da fuori, rischi di non accorgerti che questo circolo vizioso funziona così:

1. Rincorri gli eventi.
   Reagisci a quello che chiedono i clienti, agli sconti che fanno i concorrenti, all’ultima brutta notizia…
   Se la tua aziende fosse un albero, stai correndo freneticamente per curare le foglie.
   Insomma vivi alla giornata.
   Lavorando troppo e male.
   In psicologia, questo è una delle cause di quello che io chiamo la “rimandite”.

Ti faccio alcune domande per aiutarti a capirlo.

• Tra qualche mese, pensi che, grazie alle azioni che stai facendo oggi, sarai in una posizione competitiva migliore?
• Avrai migliorato strutturalmente il modo di presentarti ai clienti?
• Venderai meglio? Più facilmente o con migliori margini?
• Avrai attivato quei cambiamenti strutturali che ti faranno preferire ai tuoi concorrenti?

Se hai dato ascolto alla tua rimandite, sono temi che non avrai affrontato in questi mesi (non hai preso tempo per curare le radici), occupato come sei stato a rincorrere le emergenze dell’oggi (le foglie).

Pochi trovano il coraggio di mettere in pausa la rimandite.
E tu, quando è stata l’ultima volta che ti sei fermato per ragionare sul serio dove e come correre?

Quando è l’ultima volta che hai creato una vera e professionale “bolla” fuori dalla tua asfissiante quotidianità per capire come curare le radici della tua azienda?

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